Associazione Amici del Molino Scodellino, in collaborazione con Pro loco Castel Bolognese, presentano
I Lòm a Mêrz ("lumi di marzo") sono i falò della tradizione contadina romagnola: fuochi propiziatori per scongiurare la cattiva sorte e celebrare l'arrivo della primavera che fin dall'antichità si tengono negli ultimi giorni di febbraio e nei primi di marzo.
Durante l'evento al Molino Scodellino, ai presenti verrà offerto un bicchiere di vin brulè, polenta con ragù e parmigiano. Per l’occasione sarà in funzione la macina del mulino.
In caso di maltempo l’evento, si svolgerà domenica 27 febbraio.
L'evento è realizzato nell'ambito del bando Legge 37, con il finanziamento della Regione Emilia-Romagna
Rosanna Pasi - 339 648 7370 / scodellino@gmail.com
Quando l’ultima mugnaia ha lasciato il vecchio mulino, è intervenuta l’ associazione Amici del Mulino Scodellino che ha cominciato, in accordo con l'amministrazione comunale, a valorizzare questa struttura, che è parte della storia del territorio, facendola interagire con le associazioni del territorio e non.
Il percorso è stato agevolato dall’investimento di Regione Emilia Romagna e Comune di Castelbolognese che hanno permesso la messa in sicurezza del vecchio mulino. I volontari dell’Associazione hanno fatto il resto, riuscendo a ricostruire l’antico ritrecine e la turbina Francis, arrivata al mulino nel 1935, che con l’avvento della energia elettrica, era caduta in disuso rimanendo abbandonata in un canale sotto strati di melma fluviale.
Le giornate di primavera del FAI del 2016 hanno regalato alla struttura una notorietà insperata e da quando la macina storica ha ricominciato a lavorare sono numerosi i gruppi di visitatori di tutte le età che transitano rimanendo affascinati dal profumo dell’ottima farina semi-integrale di tipo 2 prodotta da grano rigorosamente romagnolo, macinata a pietra e a bassa temperatura.
Il Molino, grazie all’intervento degli antichi Mugnai di Molino Naldoni, ha iniziato anche a svolgere iniziative di Mulino Didattico accogliendo scolaresche che visitando il Mulino vengono guidati della produzione della farina e completano il percorso con la possibilità di un piccolo laboratorio in cui impastano la “piadina” che una volta cotta diventa una ottima merenda e viene portata a casa per il consumo con i genitori “piadina” che cotta viene consumata da loro e portata anche ai genitori.