Da sabato 26 giugno a venerdì 6 agosto, 6 appuntamenti all'insegna di musica, danza e teatro!
Piegare la forza dell’acqua al bisogno dell’uomo per macinare il grano, produrre farina, trasformare energia in nutrimento… questa è da sempre la missione del mulino, ma un luogo storico e centrale nella vita di una comunità può diventare molto di più ed ecco che il Molino Scodellino apre i suoi spazi all’arte, ad una rassegna teatrale trasformandosi in un luogo vivibile ben oltre i tempi del lavoro, luogo di incontro, di socialità e condivisione, di recupero della memoria e sguardo al domani.
La ruota del mulino e lo scorrere del fiume Senio accompagneranno le parole, la musica il movimento degli artisti aprendo al pubblico gli spazi naturali dalla semplicità antica e accogliente.
Perché dal Senio nasce il Canale dei Mulini sul quale è costruito il Molino Scodellino.
La Diga Steccaia (di concezione leonardesca) regola da sempre il flusso delle acque dal fiume al canale e proprio da qui uno spettacolo musica aprirà la rassegna di spettacoli dell’estate 2021.
Nell’anno del 700esimo anniversario dalla Morte di Dante Alighieri non poteva mancare una serata dedicata al sommo poeta che sarà protagonista di una particolare lezione spettacolo ospitata nel cortile ricco di storia della casa dello scultore Angelo Biancini che con il personale linguaggio della materia ha interpretato l’inferno dantesco.
La rassegna
Quintetto musicale
Mulino Scodellino, via Canale 7, ore 21
Angela Gandolfo - soprano
Roberto Barrali - pianoforte
Diga Steccaia, ore 21
Danza
Mulino Scodellino, via Canale 7, ore 21
Musica
Mulino Scodellino, via Canale 7, ore 21
Cortile Casa Museo Biancini, via Pallantieri 5, ore 21
di e con Marco Balinai
Teatro
Solarolo, piazza Gonzaga, ore 21
Quando l’ultima mugnaia ha lasciato il vecchio mulino, è intervenuta l’ associazione Amici del Mulino Scodellino che ha cominciato, in accordo con l'amministrazione comunale, a valorizzare questa struttura, che è parte della storia del territorio, facendola interagire con le associazioni del territorio e non.
Il percorso è stato agevolato dall’investimento di Regione Emilia Romagna e Comune di Castelbolognese che hanno permesso la messa in sicurezza del vecchio mulino. I volontari dell’Associazione hanno fatto il resto, riuscendo a ricostruire l’antico ritrecine e la turbina Francis, arrivata al mulino nel 1935, che con l’avvento della energia elettrica, era caduta in disuso rimanendo abbandonata in un canale sotto strati di melma fluviale.
Le giornate di primavera del FAI del 2016 hanno regalato alla struttura una notorietà insperata e da quando la macina storica ha ricominciato a lavorare sono numerosi i gruppi di visitatori di tutte le età che transitano rimanendo affascinati dal profumo dell’ottima farina semi-integrale di tipo 2 prodotta da grano rigorosamente romagnolo, macinata a pietra e a bassa temperatura.
Il Molino, grazie all’intervento degli antichi Mugnai di Molino Naldoni, ha iniziato anche a svolgere iniziative di Mulino Didattico accogliendo scolaresche che visitando il Mulino vengono guidati della produzione della farina e completano il percorso con la possibilità di un piccolo laboratorio in cui impastano la “piadina” che una volta cotta diventa una ottima merenda e viene portata a casa per il consumo con i genitori “piadina” che cotta viene consumata da loro e portata anche ai genitori.